Ricerche

BILANCI IN BUONA FORMA

05 09 2013

L’universo dei cibi better-for-you si conferma anticiclico. In Europa, però, cala la fiducia dei consumatori: complici le bocciature di alcuni claim da parte dell’Efsa e un prezzo percepito spesso troppo elevato.

Salute fa ancora rima con business. Le global company del food più focalizzate sui cosiddetti “cibi better-for-you” (che includono i prodotti free from, i dietetici, gli yogurt e i cereali integrali) sono quelle che registrano le migliori performance. Uno studio dell’Hudson Institute (il think tank neoconservatore americano con sede a Washington) ha analizzato i dati finanziari dei primi 15 big player mondiali del food & beverage tra il 2007 e il 2011 giungendo alla conclusione che sono proprio le società le cui vendite provengono in gran parte dagli alimenti bfy a evidenziare risultati operativi più brillanti rispetto a quelle il cui portafoglio prodotti è meno healthy oriented.
Tra i marchi dai bilanci più ‘in forma’ figurano Oscar Mayer e Wheat Thins di Kraft Foods, Pepsi Max e Quaker Oatmeal di PepsiCo e BreTendenzeyer’s Light e Lipton Dry Soups di Unilever, grazie anche al buon tasso di innovazione espresso proprio negli ultimi cinque anni.

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